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Newsletter NL n.150 del 31/03/2015


EDITORIALE

UN MOVIMENTISMO CHE NON CONVINCE 

di Raffaele Morese

Landini fa indubbiamente discutere. Forse fin troppo. E intanto lui mobilita su parole d’ordine che passano in seconda fila rispetto a ciò che fa intendere ma che non conferma. A parte le invettive nei confronti di Renzi e la lunga lista dei mali del Paese, che proponga un nuovo Statuto dei lavori, il rilancio della riduzione dell’orario di lavoro, la ricomposizione del mondo del lavoro, una diversa democrazia nel sindacato, all’opinione pubblica interessa poco. Interessa di più sapere se quella ”coalizione sociale” c’è e se si vuole trasformare in partito. A Landini questo interesse deviante non piace, lo grida ai quattro venti e non c’è motivo per dubitare della sua sincerità. E’ e vuole rimanere sindacalista.

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 ECONOMIA

I DISTRETTI INDUSTRIALI OGGI

di Ferruccio Pelos

Solamente a fine Febbraio 2015 l’Istat ha reso noti i dati relativi ai “ Distretti industriali “, come emergono dal 9° Censimento generale dell’industria e dei servizi del 2011.
Nel report dell’Istituto si legge che: ” I distretti industriali sono entità socio-territoriali costituite da una comunità di imprese e di persone unite, oltre che da relazioni territoriali, anche dai legami socio-economici che tale compresenza genera. Queste imprese appartengono prevalentemente a uno stesso settore di attività economica, che ne definisce l’industria  principale, e sono caratterizzate da piccole e medie dimensioni.”

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L’ ECONOMIA INDUSTRIALE CRESCE SE CRESCONO I SERVIZI

di Stefano Barbarini

Il 27 febbraio 2015 è stata presentata dall’Istat la terza edizione del "Rapporto sulla competitività dei settori produttivi", che fornisce un quadro informativo sulla struttura, la performance e la dinamica del sistema produttivo italiano. Si tratta di un prodotto digitale (disponibile al link http://www.istat.it/it/archivio/150332) composto da un e-book e da contenuti aggiuntivi scaricabili dal sito. Dal rapporto si evince come gli ultimi mesi del 2014 abbiano evidenziato deboli segnali di ripresa per l’economia italiana, in un quadro ancora caratterizzato da tendenze recessive che nel periodo 2012-2013 hanno interessato sia l’industria manifatturiera, sia i settori dei servizi maggiormente legati alla domanda industriale.

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 MERCATO DEL LAVORO

JOBS ACT: IL RIORDINO DEI TIPI CONTRATTUALI

di Tiziano Treu    

La riforma e l’ispirazione europea

Il disegno di riforma  contenuto  nella legge delega 183/2014, e precisato nei primi decreti attuativi, affronta questioni  essenziali  per il futuro del  diritto del lavoro. Le modifiche normative proposte  incidono infatti su due  aree  direttamente investite dalle trasformazioni  degli assetti economici e sociali  in atto  in tutti i paesi avanzati: le diversificazioni  del lavoro nell’impresa  e quindi le modalità  del suo impiego; gli assetti  regolativi e istituzionali  del mercato del lavoro e gli strumenti per il sostegno  delle persone che  lavorano.

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LA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DOPO IL JOBS ACT

di Giuseppantonio Cela

Un ulteriore decreto del Consiglio dei Ministri interviene in prima lettura in materia di tutele e conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, soprattutto mediante alcune modifiche  e un opportuno adeguamento alla giurisprudenza del T.U. n. 151/2001 sulla maternità. Risalta il grosso limite - dovuto a ragioni di copertura finanziaria – costituito dal carattere sperimentale delle misure, circoscritte nel tempo: 2015 ed estensione fino al 2018, per pochi casi.

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 WELFARE

LA POPOLAZIONE INVECCHIA, CRESCE L'ASSISTENZA

 di Mario Conclave

Il CENSIS ha presentato una propria indagine incentrata sull’assistenza domiciliare svolta dagli infermieri e sostenuta economicamente dai destinatari. E’ avvenuto in occasione del XVII Congresso della Federazione Nazionale dei Collegi Infermieri. I dati sollecitano una riflessione più generale sui fabbisogni di servizi alla persona. Un fenomeno che si intreccia con la definizione del nuovo welfare territoriale in rapporto a tendenze ormai consolidate di invecchiamento della popolazione, di crescita della non autosufficienza, di trasformazione del nucleo e della dinamica familiare, del lavoro femminile e delle politiche di conciliazione famiglia lavoro, della necessità di riorganizzazione /esternalizzazione dei servizi socioassistenziali e socio sanitari. 

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L’ INCOMPIUTA DEL NUOVO ISEE 

di Simonetta Corato

L’area della spesa sociale è vasta e riguarda temi di importanza cruciale come la sanità, la disabilità, la disoccupazione, l’abitazione, la famiglia, la vecchiaia, l’assistenza e l’inclusione sociale.  
Negli ultimi 15 anni abbiamo assistito ad un sostanziale adeguamento dei servizi al costo e, di converso, all’introduzione di un test sulla capacità economica della popolazione (ISEE, Indicatore della Situazione Economica Equivalente) per garantire l’accesso e la gratuità di un servizio pubblico a quella fascia, il cui reddito e ricchezza sia al di sotto di una certa soglia. 

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 FORMAZIONE

LA SPINTA DEI FONDI INTEPROFESSIONALI ALLA FORMAZIONE CONTINUA

di Luigi Delle Cave

I Fondi interprofessionali continuano a rappresentare la principale leva utilizzata dalle imprese per aggiornare le competenze dei lavoratori. È questo uno dei principali orientamenti emersi dal XV Rapporto Isfol sulla Formazione Continua (2013-14), che mostra il progressivo aumento delle adesioni delle imprese ai Fondi interprofessionali. 
Una spinta sostenuta da una doppia tensione: da un lato, la diminuzione dei finanziamenti per la formazione continua erogati dalle Regioni; dall’altro, una conoscenza sempre più diffusa dello strumento dei Fondi interprofessionali, che ha interessato negli anni anche settori e territori “meno attenti” al tema degli investimenti formativi.

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ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO IN GERMANIA, UNA SFIDA PER L'ITALIA 

di Antonio Cocozza

Politiche di istruzione-formazione-lavoro nel modello tedesco
Come un tipico fenomeno carsico, che ciclicamente riemerge, negli ultimi mesi in Italia è ritornato al centro dell’attenzione del Governo e delle parti sociali il modello tedesco   dell’istruzione- formazione-lavoro e l’interesse per le politiche di alternanza. Un modello particolarmente interessante, che presenta una struttura articolata e complessa caratterizzata dal coinvolgimento di una pluralità di attori (istituzionali, economici e sociali), e vede la presenza di due tipologie di alternanza scuola-lavoro, quella formativa, offerta dalle Fachoberschulen, istituti ad indirizzo professionale di livello secondario superiore, e quella lavorativa, che si sviluppa nell’ambito del sistema duale rappresentato dalle Berufsschule.

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EUROPA

LA PROSPETTIVA DELLA COSTRUZIONE DELLO STATO EUROPEO

di Giampaolo Rossi

Il mutamento del contesto

Si continua a discutere di “pubblico e privato” nell’economia senza avere consapevolezza del mutato contesto in cui quelle categorie si pongono. Le coordinate e le concettuologie non solo del rapporto fra pubblico e privato nell’economia, ma di tutte le nozioni base del diritto pubblico: principio di legalità, diritti individuali e collettivi, ruolo delle c.d. comunità intermedie,autonomie, principio democratico, sono state pensate e costruite sul presupposto di un sistema statale autosufficiente e chiuso, o comunque in condizione di decidere il grado della propria apertura. Le innovazioni introdotte dal diritto europeo non muovono da presupposti diversi, perché le basi concettuali del diritto europeo sono recepite da quelle degli Stati membri.

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SINDACATO

UNA SOSTANZIALE APPLICAZIONE DELL’ART. 39

di Fabio Fonzo

A meno di un mese dalla sua nomina a Presidente dell’INPS, il prof. Tito Boeri si è trovato a firmare un atto solo apparentemente di routine, ma in realtà di un certo rilievo nell’ambito del Diritto sindacale. Si tratta della Determinazione n. 5 del 12.3.2015 avente ad oggetto: Convenzione INPS/ CONFINDUSTRIA,  CGIL, CISL, UIL per l’attività di raccolta, elaborazione e comunicazione dei dati relativi alla rappresentanza delle Organizzazioni sindacali per la contrattazione collettiva nazionale di categoria (in www.inps.it).

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 CULTURA

L’ ITALIA E' MATTA? INTERVISTA A VITTORINO ANDREOLI

 di Pier Luigi Mele

Vittorino Andreoli, tra i più noti psichiatri italiani, in questo suo ultimo libro, Ma SiamoMatti (Ed. Rizzoli), cerca di analizzare, in quanto psichiatra, lo stato “mentale” degli italiani. Impresa assai complicata. Di quale malattia soffrono gli italiani? Quali sono le radici del malessere italiano? In questa intervista il professore ci offre un quadro, intercalando rigore scientifico e bonaria ironia, del nostro stato di salute profondo.

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