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Newsletter NL n.164 del 09/12/2015



EDITORIALE

A VECCHI VIZI, CONTRAPPORRE NUOVE VIRTU' 

di Raffaele Morese

La battuta del Ministro del Lavoro (l’orario di lavoro è un attrezzo vecchio”) non è stata felice, tanto che, dopo le prime bordate – anche queste, per la verità, emotive - giunte da molti settori del sindacato, ha precisato meglio il suo pensiero, sgonfiando la polemica. Ma non conviene archiviarla, perché ha fatto emergere alcuni vecchi vizi e poche nuove virtù. A dimostrazione che, in fatto di lavoro, non solo persiste uno scontro non risolto tra culture gestionali e giuslavoristiche, prima ancora che politiche, ma che è ancora incerta quale sia la migliore strumentazione (legge o contrattazione) per far evolvere le situazioni.

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 INTERNAZIONALE

LE GRANDI SFIDE DI AUG SAN SUU KYI 

di Cecilia Brighi

Le elezioni politiche in Birmania hanno rappresentato un cambiamento epocale nella storia politica del paese.  Guardando alla complessa e tormentata storia della Birmania, con queste storiche elezioni, la quasi totalità dei votanti ha scelto convintamente la strada della piena democrazia.
Un obiettivo complesso e ancora oggi di difficile realizzazione, soprattutto per le profonde ferite che la lunga e violenta dittatura ha prodotto nel corso degli ultimi cinquanta anni. Ferite che non basterà il voto a sanare, ma che potranno guarire lentamente grazie  ad un coraggioso e complesso percorso di ricostruzione della fiducia tra le diverse parti e ad un piano articolato di azioni sia politiche che economiche, che dovranno necessariamente coinvolgere tutte le parti interessate.

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 CONTRATTAZIONE

CONTRATTARE LA LIBERTÀ D'ORARIO NELLA NUOVA IMPRESA

di Marco Bentivogli 

L'alzata di scudi sulle parole del Ministro Poletti sconta il peso di una narrazione sul lavoro e sul sindacato ferma al secolo scorso. Se ogni dieci minuti, secondo alcuni, per fare notizia, si assiste ad un attacco alla democrazia, alla Costituzione o al Contratto Nazionale, si perpetua una sensazione da “stato di assedio” al limite del ridicolo e si relativizzano solo eventuali attacchi reali. Certo un dibattito cosi importante non si può consegnare al battutificio ma solo chi gira al largo dalle fabbriche non sa che per molti lavoratori italiani la dimensione spazio temporale di quella che si chiamava la “prestazione lavorativa” è già radicalmente cambiata. Non bisogna fare i futurologi, basta guardarsi attorno, leggere alcuni accordi sindacali, che dai servizi si stanno diffondendo sempre più nel manifatturiero e dimostrano che il "lavoro agile" e lo smart working sono realtà proprio nelle imprese più innovative e competitive.

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 PREVIDENZA 

L’INPS PROPONGA DI GESTIRE LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE

di Fabio Fonzo

Le recenti esternazioni dell’INPS e del suo Presidente in materia di riforma (l’ultima e definitiva si assicura) della Previdenza sociale mi sembra non abbiano avuto un grande successo; tuttavia sono valse a smentire il convincimento che se riforma dovrà essere, non potrà essere realizzata esclusivamente attraverso una diversa utilizzazione del monte pensioni attualmente erogate dall’INPS perché il concetto di solidarietà che governa il sistema non può rimanere circoscritto all’interno della previdenza obbligatoria, ma deve necessariamente estendersi alla solidarietà generale di cui all’art. 2 della Costituzione.

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 MERCATO DEL LAVORO

LA REVISIONE DEL REGIME SANZIONATORIO NEL JOBS ACT

di Giuseppantonio Cela

In attesa della maturazione degli atti a valenza operativa, ma di grande portata sociale, riferiti alle misure innovative dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché all’attività del nuovo Ispettorato nazionale  del lavoro, l’attenzione degli operatori va anche al nuovo apparato sanzionatorio in materia di lavoro, entrato in vigore dal 24 settembre u.s., tenuto conto  della sua indubbia incidenza, caratterizzata, da una parte da una certa deterrenza-dovuta alle penalità revisionate-, dall’altra dal tentativo di una procedura agevolata, mirata, in tema di lavoro nero, alla regolarizzazione.

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I CAMBIAMENTI INDOTTI DALLA CRISI NELLE MARCHE 

di Stefano Barbarini

In data 2 dicembre 2015 sono stati presentati ad Ancona i principali risultati dell’indagine “Famiglie Marchigiane e Mercato del Lavoro” (FMML), realizzata da ANL per conto della Regione Marche, finalizzata ad analizzare l’economia e la società marchigiana a partire dalle caratteristiche e dalle trasformazioni che avvengono sul mercato del lavoro, con l’obiettivo di valutare l’impatto di queste sulle famiglie della regione.  L’indagine propone quindi uno spaccato dell’economia e della società marchigiana aggiornato al 1° marzo 2015 e confrontabile con le precedenti rilevazioni svolte a partire dal 2008, pertanto è in grado di fornire un interessante punto di vista circa l’evoluzione dei principali fenomeni di natura socio-economica dall’inizio della crisi ad oggi. 

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 WELFARE 

CRESCONO LE PROSPETTIVE DEL SECONDO WELFARE 
di Mario Conclave

Presentato a Torino il 27 novembre scorso, il Rapporto sul Secondo Welfare,  collegato al lavoro dell’omonimo  Laboratorio, sviluppa ed arricchisce i risultati del primo rapporto, presentato circa due anni prima, trattando diversi fenomeni, esperienze e tendenze che possono essere contemplati dalla definizione di secondo welfare (SW).
Verso una definizione.
Appunto, secondo welfare, che da semplice affermazione giornalistica è diventata una definizione, anzi una “categoria interpretativa”, con una promettente capacità euristica nel campo di indagini su realtà e nuove tendenze nel welfare.

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 ECONOMIA

RILEVANZA, EVOLUZIONE E NUOVE FRONTIERE DELLA COOPERAZIONE

di Vittorio Martone 

È stato  pubblicato il Terzo Rapporto Euricse 2015 su Economia Cooperativa. Rilevanza, evoluzione e nuove frontiere della cooperazione italiana.
Il testo è stato predisposto da Carlo Borzaga, docente presso l’Università degli Studi di Trento e presidente di Euricse. Alla realizzazione del Rapporto hanno contribuito molte persone a cui vanno i ringraziamenti dell’Istituto. Alla realizzazione del Rapporto hanno contribuito diversi studiosi dell’Istituto che hanno curato i 16 capitoli di cui si compone il rapporto, raggruppati in tre sezioni: la rilevanza economica e occupazionale della cooperazione nel 2013 e la sua evoluzione dal 2011; il ruolo della cooperazione negli anni della crisi; le nuove frontiere della cooperazione.

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CULTURA

UNO SGUARDO SUL RAPPORTO TRA CINEMA E LAVORO. PARTE VENTINOVESIMA: L'ANNO 1993 

di Ferruccio Pelos

Prosegue il nostro viaggio tra i film che nel tempo hanno rappresentato il mondo del lavoro e dell'economia. In questa ventinovesima parte ci occupiamo delle pellicole dell’anno 1993.
Prima della rassegna dei film ricordiamo i principali eventi dell’anno 1993.
Gennaio: dalla Cecoslovacchia, nazione costituita il 28 ottobre 1918, nascono due nuovi soggetti di diritto internazionale: la Repubblica Ceca, con capitale Praga, e la Slovacchia, con capitale Bratislava.
A Palermo Totò Riina, capo di Cosa Nostra, è arrestato dai carabinieri del ROS. Era latitante da 23 anni.
A Washington, Bill Clinton diviene 42º Presidente degli Stati Uniti d'America.

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I SERVIZI SEGRETI NELL’EPOCA DEL TERRORE

di Pier Luigi Mele 

Le stragi di Parigi hanno messo in discussione le capacità di prevenzione dell’Intelligence. Quali le cause della loro defaillances? Quali le nuove sfide che devono affrontare? Ne parliamo con Aldo Giannuli, docente di Storia Contemporanea all’Università Statale di Milano e studioso degli apparati di Sicurezza.
Professore, la Francia ha chiesto l’attivazione della clausola di Difesa collettiva (art. 42.7) previsto dal Trattato di Lisbona. In concreto cosa significa?
Intanto c’è un problema giuridico. Dando per scontato che i terroristi agissero su ordine del Califfato dell’Isis, abbiamo di fronte quello che non sappiamo neppure se può essere considerato uno stato di fatto, perché non è uno stato riconosciuto, per cui obiettivamente c’è il problema se si applichi la clausola collettiva. Possiamo anche decidere politicamente di applicarla, ma cosa significa? Fare un intervento militare congiunto lì? Potrebbe anche darsi, ma siamo sicuri che non sia peggiorativo? Guardate che qui il problema è capire qual è la strategia dell’Isis per avere questo intervento.

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