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NEWSLETTER n.168 del 23 FEBBRAIO 2016

 IL LAVORO BELLO E BISTRATTATO DELLO SCIENZIATO

IL FAI DA TE DELLO SCIENZIATO ITALIANO

di Raffaele Morese

Stiamo entrando in un nuovo mondo. L’intuizione di Einstein sull’esistenza delle onde gravitazionali ha avuto  una prova definitiva cento anni dopo. L’11 febbraio scorso, al National Press Club di Washington, è stata annunciata la scoperta che il laboratorio californiano Ligo (cooperazione tra 750 scienziati di 16 nazionalità) ha realizzato anche con la collaborazione di Virgo (associazione di 250 fisici dell’Istituto nazionale di fisica nucleare italiano e dell’omonimo francese). La scoperta, a detta di tutti gli esperti, spalanca scenari nuovi nell’esplorazione astrofisica e cosmologica, ma finanche, come scrive Molinari, “una strada pionieristica tra giurisprudenza e astronomia……per la gestione di risorse che costituiscono il vero obiettivo di investimenti globali, privati e pubblici, nella ricerca spaziale che negli ultimi 10 anni hanno superato il tetto dei 50 miliardi di dollari”(La Stampa 14/02/2016).

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 IL FUTURO DELLA RICERCA IN ITALIA

di Luca Carra

L’Associazione “GRUPPO 2003 per la Ricerca Scientifica” ha organizzato al CNR a Roma il 10 febbraio 2016, il convegno "Il futuro della ricerca in Italia".
Nel corso del convegno, Luca Carra di Scienzainrete, ha presentato uno studio aggiornato sulla situazione della Ricerca in Italia che qui alleghiamo.

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LA PIU' BELLA DELLE TEORIE

di Carlo Rovelli

Da ragazzo, Albert Einstein ha trascorso un anno a bighellonare oziosamente. Se non si perde tempo non si arriva da nessuna pane, cosa che i genitori degli adolescenti purtroppo dimenticano spesso. Era a Pavia. Aveva raggiunto la famiglia dopo aver abbandonato gli studi in Germania. dove non sopportava il rigore del liceo. Era l’ inizio del secolo e in Italia l'inizio della rivoluzione industriale. ll padre, ingegnere, installava le prime centrali elettriche in pianura padana. Albert leggeva Kant e seguiva a tempo perso lezioni all'Università di Pavia: per divertimento. senza essere iscritto né fare esami. E cosi che si diventa scienziati sul serio.

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MESTIERE IN CONITNUA TRASFORMAZIONE

di Rosaria Conte

Eventi come la recente conferma dell’esistenza delle onde gravitazionali producono interessanti discontinuità nella vita di ogni ricercatore. Anche quando costui o costei non appartiene all’ambito disciplinare interessato dall’evento in questione. 

La conferma dell’esistenza delle onde gravitazionali non arriva come una straordinaria scoperta scientifica, ma come la conferma di scoperte già fatte. Conferma resa possibile attraverso lo sviluppo e l’applicazione di apparecchiature e tecniche sofisticate, unite al lavoro paziente degli scienziati coinvolti. Da veri certosini, costoro hanno registrato il fenomeno e confermato l’intuizione di Einstein sugli effetti delle onde gravitazionali sullo spazio-tempo. Ma hanno anche effettuato accurati controlli per escludere che il fenomeno registrato potesse essere stato generato da altri fattori (rumore di vario genere). 

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SE IL GOVERNO IGNORA LA SCIENZA 

di Patrizia Caraveo

La legge di stabilità decide, di anno in anno, come vengono ripartite le risorse per fare funzionare la macchina dello stato. La sanità, la scuola, la difesa, il welfare fanno la parte del leone. Per ultima viene la ricerca: certamente affascinante, sicuramente indispensabile alla crescita del paese, ma spesso ritenuta un lusso che non ci possiamo permettere.Questo è un particolare vero per le discipline che non vengono percepite come necessarie per il miglioramento della qualità della vita.Mentre nessuno mette in dubbio la necessità di finanziare la lotta al cancro, potenziare la ricerca in matematica, in fisica o in astronomia non viene visto come un bisogno prioritario.Per fortuna, non tutti i paesi del mondo la pensano così. Il finanziamento della ricerca pubblica americana, approvato dal congresso, ha largamente superato le richieste

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LA RICERCA E' PASSIONE, NON FARLA CRESCERE SOLO ALL'ESTERO

di Paolo Valente

Quando, da ragazzo, entrai in un grande laboratorio di ricerca, provai un emozione fortissima: già dalle scuole medie la scienza in generale e la fisica in particolare mi affascinavano, e in particolare mi attiravano i misteri dell’Universo, le grandi domande sulla struttura della materia e sull’origine del Cosmo, in poche parole l’infinitamente grande dell’astrofisica e della cosmologia, e l’infinitamente piccolo della fisica delle particelle elementari. Pochi anni dopo e quasi un quarto di secolo fa, negli stessi Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN (l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) entrai nuovamente come laureando per iniziare, di fatto, la mia carriera di ricercatore.

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 MINISTRA, LA PREGO....

di Roberta D'Alessandro

Ministra, la prego di non vantarsi dei miei risultati.

La mia ERC e quella del collega Francesco Berto sono olandesi, non italiane.
L'ltalia non ci ha voluto, preferendoci, nei vari concorsi, persone che nella lista degli assegnatari dei fondi ERC non compaiono, né compariranno mai.
E cosi, io, Francesco e l'altra collega, Arianna Betti (che ha appena ottenuto 2 milioni di euro anche lei, da un altro ente), in 2 mesi abbiamo ottenuto 6 milioni di euro di fondi, che useremo in Olanda. L'ltalia ne può evidentemente fare a meno.

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DIETRO I SUCCESSI, SOLTANTO TANTI SFORZI INDIVIDUALI

di Giuseppe De Biase

L’annuncio relativo all’osservazione delle onde gravitazionali, che conferma la teoria di Einstein, ha riportato l’attenzione dei media sul ruolo e l’importanza della ricerca scientifica. Al di là del plauso e del giusto orgoglio per i risultati conseguiti, la Ricerca italiana sconta una serie di difficoltà.
In primo luogo la scarsità dei finanziamenti. Basti pensare che già l’accordo di Lisbona prevedeva che i membri dell’Unione Europea investissero in Ricerca, entro il 2010, risorse pari al 3% del PIL. Per contro, a tutt’oggi l’investimento in Ricerca dell’Italia è dell’1,3% del PIL, ben al di sotto di quanto previsto dal patto di Lisbona e della media di quanto investono la stragrande maggioranza dei Paesi dell’Unione Europea, ma a guardar bene non solo questi.

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NON RESTA CHE RICORRERE ALLO SCIOPERO ALLA ROVESCIA

di Coordinamento ricercatori e ricercatori non strutturati

Il 15 dicembre del 2015 la Commissione Bilancio della Camera ha bocciato un emendamento per l’estensione della Dis-Coll agli assegnisti, ai dottorandi e ai titolari di borse di studio. Con questa decisione il Governo, contrariamente a quanto sancito dalla Carta Europea dei Ricercatori, si è rifiutato di estendere anche alle ricercatrici e ai ricercatori non strutturati il diritto a ricevere l’indennità di disoccupazione prevista invece per gli altri lavoratori parasubordinati. Con quale motivazione? Sebbene iscritti alla Gestione Separata INPS, secondo un’interpretazione alquanto discutibile dell’art. 22 della famosa legge 240/2010, per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il rapporto di lavoro con l’Università dei precari si caratterizza come “

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I FUTURI SCENARI DELLA FISICA. INTERVISTA A PAOLA LEACI

di Pier Luigi Mele 

Grande eco ha avuto, nell’opinione pubblica internazionale, la scoperta delle “Onde Gravitazionali”.  Si tratta della conferma dell’intuizione di Albert Einstein, ipotizzata dal grande fisico nel 1916. Lo studio di Einstein è conservato presso gli Archivi dell’Università Ebraica di Gerusalemme. La fisica sta vivendo una stagione felice di scoperte. Tra i principali protagonisti di questa nuova frontiera della fisica c’è anche il lavoro di ricerca di alcuni fisici italiani (proprio ieri alla Sapienza di Roma, nell’aula Amaldi, c’è stata la presentazione dei risultati della ricerca).  Quali saranno i futuri scenari della fisica dopo questa scoperta? Quali implicazioni avrà nella nostra vita? Di tutto questo parliamo, in questa intervista, con Paola Leaci che è stata una delle artefici della scoperta. Paola Leaci, 35 anni, attualmente svolge la sua attività di ricerca, presso il dipartimento di Fisica della Sapienza.

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