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NEWSLETTER n.188 del 31 GENNAIO 2017

 ''I GIOVANI, IL PRESENTE DEL NOSTRO FUTURO''

Tre strade per conquistare ''gli invisibili''

di Raffaele Morese 

Più si accumulano statistiche, indagini, pubblicazioni, inchieste, cronache (spesso criminali), più aumenta il convincimento che una quantità crescente di giovani è candidata a diventare la parte più consistente degli "invisibili" della società italiana, prossima ventura. Acculturati o no, urbanizzati o no, integrati o no rischiano di affollare inutilmente quell'ascensore sociale che non riesce a sollevarsi da terra. Per di più, si abbassa l'età della consapevolezza di tale prospettiva e s’innalza la disponibilità allo scetticismo e alla ricerca di vie alternative (non tutte legali) ai normali percorsi di studio e lavoro che a loro vengono proposti.

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Capacità di generare

di Papa Francesco

Il dialogo e tutto ciò che esso comporta ci ricorda che nessuno può limitarsi ad essere spettatore né mero osservatore. Tutti, dal più piccolo al più grande, sono parte attiva nella costruzione di una società integrata e riconciliata. Questa cultura è possibile se tutti partecipiamo alla sua elaborazione e costruzione. La situazione attuale non ammette meri osservatori di lotte altrui. Al contrario, è un forte appello alla responsabilità personale e sociale. 

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Marginalità sociale, giovani e criminalità a Roma

di Vittorio Martone

Nell’ultimo biennio la «questione criminale» della Capitale è montata alle cronache nazionali e internazionali sotto l’imponente etichetta di Mafia Capitale, che racconta di un fenomeno trasversale alle città e alle sue istituzioni, descritto come quasi sintomatico in un contesto in cui le prassi corruttive nella gestione della spesa pubblica assumono una pervasività apparentemente endemica. 

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Servizio civile, orizzonte aperto ai giovani

di Alessandro Rosina

Una proposta che voglia avere successo verso i giovani deve essere coerente con le loro aspirazioni, con la loro visione del mondo, con l’interpretazione del proprio ruolo in esso e con le loro convinzioni su come contribuire a migliorarlo. 
Fare in modo che i progetti di vita delle nuove generazioni trovino pieno successo nella loro realizzazione dovrebbe essere una delle preoccupazioni principali di un Paese interessato a mettere basi solide del proprio futuro. Questo è ancor più vero oggi: la maggior complessità delle società moderne avanzate, la rapidità dei cambiamenti, la più accentuata specializzazione di saperi e competenze, la più elevata competitività internazionale, la maggior pervasività dell’innovazione tecnologica, rendono più arduo orientarsi nelle scelte formative, più instabile il percorso professionale, più incerta la realizzazione dei propri obiettivi di vita.

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I minori ed i giovani a rischio di devianza

di Roberta Rao

In questo articolo richiamiamo i contenuti di un lavoro di ricerca comparata su I minori ed i giovani a rischio di devianza: appunti sui sistemi di welfare regionali, recentemente pubblicato tra le ricerche del Centro Europeo di Studi di Nisida. Il Centro è incardinato all’interno dell’Ufficio Studi, ricerche e attività internazionali del Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità (Ufficio IV del Capo Dipartimento). 

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La Google generation criminale

di Marcello Ravveduto

Scriveva Riccardo Orioles nel 1983: «I bambini russi sono intelligentissimi. A dieci anni sono già campioni di scacchi. I bambini americani sono ancora più intelligenti. A nove anni già manovrano il computer. I bambini napoletani sono i più intelligenti di tutti. A otto anni già sopravvivono» (I Siciliani).

La sopravvivenza è la prova quotidiana da superare affrontando un ineluttabile destino di crimini e delitti. Una sovraesposizione continua al tocco velenoso della camorra/medusa. 

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Una professionalità per educare i giovani, una comunità che apprende

di Cesare Moreno

Nella comunità che apprende si rafforza la reciprocità dei vincoli che genera responsabilità e corrispondenza nella relazione educativa, producendo circolarità degli apprendimenti.

La disponibilità a investire in una logica negoziale e più paritetica richiede all’adulto-educatore la consapevolezza della necessità della funzione di autorità che deve assumere e gestire.

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La cultura dell’auto-responsabilizzazione per orientarsi meglio

di Marino Lizza

Occuparsi di orientamento formativo e professionale per i ragazzi rappresenta un’attività largamente più delicata di quanto appaia in prima battuta.
Per misurarlo è sufficiente osservare gli sguardi degli studenti quando si racconta loro il quotidiano di un mestiere: un mix di curiosità e distacco, come dinanzi ad una storia mai raccontata, accattivante ma incorniciata in una dimensione che quasi non li riguarda.
Non è un mistero che la maggior parte degli alunni viva il mondo del lavoro come un tema distante e scollegato dal personale percorso formativo. 

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TAU Officina di Futuro con i giovani della Zisa di Palermo 

di Francesco Di Giovanni

Ventinove anni fa, il primo marzo del 1988 il Centro Tau iniziava ad essere “disegnatore di percorsi” nel quartiere Zisa di Palermo, disegni con prospettive lunghe, decennali, immaginazione di processi e percorsi che lentamente avrebbero sviluppato processi di cambiamento culturale, di pensiero. Lavorare con i bambini e i giovani immaginandoli genitori, lavoratori, cittadini attivi impegnati nello sviluppo delle proprie famiglie e del quartiere. Seminare senza la pretesa di raccogliere soltanto sulla generazione accolta ma nella prospettiva delle generazioni successive. 

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Welfare e mafie

di Alessandro Colletti

Le politiche sociali in Italia non si sono mai distinte per efficienza e qualità rispetto al più ampio contesto europeo. Nelle valutazioni di molti osservatori, il funzionamento del nostro welfare appare storicamente centralizzato nelle mani dello Stato e tendenzialmente concentrato su trasferimenti economici di natura previdenziale: tutto a discapito dei servizi alla persona. Le eccezioni a questa regola appartengono al sistema sanitario – devoluto da quasi un trentennio all’autonomia degli enti locali – e, in minor parte e più recentemente, all’insieme dei servizi e degli interventi sociali.


 

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