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NEWSLETTER n.192 del 28 MARZO 2017

 UN ANIMA PER L'EUROPA (dedicato a Giacomo Vaciago)

Europeisti, senza se e senza ma

di Raffaele Morese

La Dichiarazione firmata il 26 marzo scorso dai 27 Capi di Stato o di Governo non è quel velo pietoso che molti avrebbero auspicato per confermarsi nella convinzione che l’Europa, come entità politica, non esiste e non esisterà. Non è neanche quella bandiera blu a tante stelle, brandita in segno di irreversibilità del faticoso processo di integrazione. Ma nel gioco equilibrista che ha contrassegnato, fino all’ultimo giorno utile, la sua confezione, la Dichiarazione è un documento impegnativo e inequivocabile.

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Un’Europa-senza-anima è inutile o pericolosa?

di Giacomo Vaciago

Ha senso un’unione solo economica e monetaria? Oppure ogni unione presuppone sempre che si voglia realizzare un destino comune, e quindi che si intenda valorizzare il bene comune, dato da ciò che accomuna: quanto fai per gli altri e non solo ciò che fai con gli altri? Non è un caso che tanto significativo sia stato nella costruzione dell’Unione il contributo dei cattolici, da Adenauer a De Gasperi e Schuman, da Delors a Kohl. Di qui la nostra definizione di economia sociale di mercato, che non si ritrova con le stesse basi culturali e politiche nel capitalismo anglosassone.

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Ed ora una ''fase costituente''

di Sergio Mattarella

Signore e Signori Capi di Stato e di Governo, Signori Presidenti delle Istituzioni Europee, Gentili Ospiti,
sono molto onorato di accogliervi oggi al Quirinale a conclusione della solenne cerimonia che, in Campidoglio - nello stesso luogo che accolse, sessanta anni fa, i sei Paesi fondatori - ha ricordato l'anniversario della firma dei Trattati di Roma. Da Roma, in quei primi giorni di primavera, sorse un segnale di fiducia nella prospettiva dell'Europa.

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‘’La nostra patria Europa’’

di Alcide De Gasperi

Signori presidenti, miei cari amici, permettetemi di richiamare la vostra attenzione sulla forma che abbiamo tentato di dare a questa nostra Conferenza.
Voi sapete che il nostro obiettivo principale è di facilitare i lavori e di provocare l’incontro dei parlamentari delle nostre Assemblee.
Le nostre riunioni non sono destinate e prendere decisioni politiche che spettano ai Parlamentari, detentori delle sovranazionalità nazionali, ma sono liberi incontri, colloqui tra le varie tendenze e le varie nazio­nalità, un foro nel quale possono confrontarsi pareri diversi, ma tutti egualmente animati dalla preoccupazione del bene comune delle nostre patrie europee, della nostra Patria Europa.

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L’Europa a due velocità cominci dalla propria difesa

di Romano Prodi Intervistato da Isabelle Kumar

“È stato il Presidente del Consiglio italiano e Presidente della Commissione europea in un momento storico per l’Europa. Durante quei mandati ha preso decisioni che hanno diffuso il seme del malcontento e le divisioni che stiamo vedendo oggi in Europa. Romano Prodi ci ha accolto nella sua città, Bologna, per discutere di tutto questo”. 

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"Così la Germania farà saltare l'Unione Europea"

di Vincenzo Visco intervistato da Pietro Senaldi

Come vede la situazione europea?

«L' Europa è attraversata da un'ondata di follia che rischia di disintegrarla. Il Paese più a rischio rimane la Grecia, e poi…». Il Portogallo? «Il Portogallo si affaccia sull' Oceano, piuttosto l'Italia, che è immersa nel Mediterraneo e, dopo Grecia e Cipro, è il Paese che più ha visto ridursi il Pil durante la crisi, fino al 10%... La Germania ha atteggiamenti inquietanti. Ad Atene sono state imposte condizioni impossibili per il rientro, e si parla di sospenderla da Schengen perché i profughi sbarcano laggiù: la classe politica europea non sa dare risposte alla crisi economica e migratoria. Manca uno statista».

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Meglio un motore unico 

di Marcello Messori

Il messaggio, che le istituzioni europee stanno approntando per il sessantennio del Trattato di Roma, disegnerà un’unione a “più velocità”. La lettura ottimistica è che questo disegno costituisca lo strumento necessario per riavviare il cantiere della progressiva unificazione economica e fiscale, una volta eletto un presidente europeista in Francia e formato un governo di grande coalizione in Germania. La lettura pessimistica è che le varie velocità approfondiscano le gerarchie fra gli stati membri dell’Unione europea (UE), portando all’emarginazione di quelli più fragili. 

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Demografia e democrazia in un pianeta stretto

di Massimo Livi Bacci intervistato da A. Leiss

In due secoli la popolazione mondiale è passata da uno a più di sette miliardi, e se ne prevedono dieci nel 2050. Una rivoluzione demografica molto asimmetrica: il boom ora è nei paesi poveri e soprattutto nell’Africa subsahariana. A colloquio con Massimo Livi Bacci che nel suo ultimo libro denuncia un’agenda internazionale dispersiva e poco credibile.
Nel romanzo Sottomissione, che ha fatto tanto discutere nei giorni della strage terroristica nella redazione di Charlie Hebdo a Parigi, Michel Houellebecq a un certo punto fa esprimere al suo protagonista – un professore universitario in crisi esistenziale e culturale – una certa nostalgia per l’ordine patriarcale, del quale in Occidente sopravviverebbe ormai ben poco: “… 

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Il dato di realtà è un Unione a più velocità

di Emilio Gabaglio

Dal vertice dei capi si stato e di governo dei 27 convocato per la celebrazione del 60°anniversario dei Trattati di Roma è venuto un segnale politico utile a riproporre le ragioni di fondo dell’integrazione europea ma non una risposta tale da assicurarne un effettivo rilancio. Un’esigenza questa peraltro ineludibile nel momento in  cui con l’avvio della Brexit, l’Unione Europea deve fare i conti, per la prima volta nella sua storia,  con l’uscita di uno dei suoi Stati membri – e non dei minori- e quando prendono piede, in vari paesi, movimenti che, pur con connotazioni diverse, negano la stessa ragion d’essere dell’integrazione e mentre nei confronti di questa si manifesta una più generale disaffezione da parte dei cittadini, come dimostrano,Italia inclusa, i più recenti sondaggi di opinione.

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Un servizio civile universale obbligatorio. Perché no?

di Claudio Stanzani

Il 14 settembre dello scorso anno il Presidente della Commissione Europea Juncker, nel suo discorso al Parlamento Europeo sullo Stato dell’Unione 2016, riconfermando il cattivo momento dell’unione e sottolineando come fosse la solidarietà il solo collante a tenere insieme l’Unione, annunciava l’intenzione di proporre l’istituzione di un corpo europeo di solidarietà, universale e volontario, rivolto a giovani tra i 18 ed i 30 anni, i quali potranno offrire il proprio aiuto laddove è più necessario per reagire alle situazioni di crisi, come la crisi dei rifugiati o il recente terremoto in Italia.

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Dichiarazione per i 60 anni dai Trattati di Roma 

di Leader dei 27 Stati membri e del Consiglio europeo, del Parlamento europeo e della Commissione europea (25 marzo 2017)

Noi, i leader dei 27 Stati membri e delle istituzioni dell'UE, siamo orgogliosi dei risultati raggiunti dall'Unione europea: la costruzione dell'unità europea è un'impresa coraggiosa e lungimirante. Sessanta anni fa, superando la tragedia di due conflitti mondiali, abbiamo deciso di unirci e di ricostruire il continente dalle sue ceneri. Abbiamo creato un'Unione unica, dotata di istituzioni comuni e di forti valori, una comunità di pace, libertà, democrazia, fondata sui diritti umani e lo stato di diritto, una grande potenza economica che può vantare livelli senza pari di protezione sociale e welfare.

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Libro bianco sul futuro dell’Europa

di Commissione europea (sintesi redazionale)

Come annunciato nel Programma di lavoro per il 2017 (COM (2016) 710), in vista del sessantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma la Commissione europea ha pubblicato il 1° marzo il "Libro bianco sul futuro dell'Europa", nel quale sono delineate sfide e opportunità per l'Unione europea nel prossimo decennio. Il documento rappresenta il contributo della Commissione al Vertice di Roma del 25 marzo 2017, che offrirà un'occasione per riflettere sullo stato di avanzamento del progetto europeo, valutandone i successi e i punti di forza come pure gli aspetti da migliorare.

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