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NEWSLETTER n.235 del 09 aprile 2019

 


  L'illusione miracolistica del salario minimo

 

Un' abile arma di distrazione di massa

di Raffaele Morese

Quante argomentazioni superficiali e banalità strumentali si stanno accatastando attorno alla questione del salario minimo legale! Cioè della determinazione per legge della remunerazione oraria lorda minima per un lavoratore dipendente, sotto la quale non è consentito andare, pena l’illegalità dell’atto, anche se vi fosse stato il consenso del lavoratore.

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9 euro lordi, livello più alto dei Paesi OCSE

di Stefano Scarpetta

Relazione del Direttore del Dipartimento Occupazione, Lavoro e Affari Sociali dell’OCSE, Stefano Scarpetta, sul tema dell’introduzione di un salario minimo nella realtà italiana.

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La questione salariale a braccetto con quella per l’occupazione

di Vincenzo Colla

E' ripresa la discussione nel nostro paese sul salario orario minimo legale a seguito della presentazione di due disegni di legge incardinati al Senato da parte di parlamentari del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle.

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No a scorciatoie. Intervista a Marco Bentivogli

di Enrico Marro

Da leader del Pd, Matteo Renzi, a quello della Lega, Matteo Salvini: il salario minimo è tra le proposte più gettonate della campagna elettorale. Lei che ne pensa?

«Che prima di parlare di salari, bisognerebbe parlare di produttività: la vera leva per aumentare i salari. Per ora — risponde Marco Bentivogli, segretario generale della Fim-Cisl

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E' un problema di equilibrio tra legge e contrattazione

di Pierangelo Albini

La regolazione dei minimi salariali costituisce un meccanismo fondamentale nel funzionamento del mercato del lavoro. Questa funzione è storicamente svolta, in Italia, dai contratti collettivi nazionali di categoria. 

Senonchè, la capacità dei contratti collettivi di regolare la generalità dei rapporti di lavoro relativi ai singoli settori di riferimento, con particolare riguardo alla disciplina dei contenuti economici, è andata progressivamente diminuendo. 

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Il riferimento resta il contratto nazionale

di Pier Paolo Bombardieri

Nel nostro Paese, uno sport sempre d’attualità, è la tentazione alla disintermediazione, che talvolta fa rima con disinformazione. In questo alveo, qualcuno potrebbe persino inserire la questione del salario minimo, che si intreccia con un problema forte, molto sentito dell’impoverimento relativo. 
A ben vedere, se il fenomeno della povertà assoluta rappresenta un problema in drammatico consolidamento da contrastare con provvedimenti principalmente di politica sociale, è purtroppo anche in espansione la povertà relativa che potremmo connotare principalmente con i “working poor”, ovvero i cittadini in condizione di significativo disagio economico malgrado siano titolari di un lavoro. 

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Salario minimo in Italia e in Europa: istruzioni per l’uso

di Claudio Lucifora

Nel dibattito politico il tema dei salari e della giusta retribuzione hanno sperimentato un’inattesa accelerazione e un sorprendente consenso tra le parti politiche. Questa è senz’altro una buona notizia visto l’aumento della povertà, anche tra i lavoratori (i cosiddetti “working poors”), come recentemente certificato dall’Istat e dal Cnel nel Rapporto sul mercato del lavoro.

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Memoria per l’audizione su salario minimo orario

di CGIL CISL UIL

Onorevole Presidente, Onorevoli Senatrici e Senatori, la discussione che il Parlamento avvia circa la introduzione in Italia di un salario minimo orario costituisce una utile occasione per riflettere e intervenire su come meglio tutelare i salari dei lavoratori italiani  e più in generale su come rilanciare una azione per il loro incremento.

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Dare valore di legge ai minimi contrattuali nazionali

di 

I temi del lavoro e della previdenza tengono banco nel dibattito politico e parlamentare. Dopo Quota 100 e Reddito di cittadinanza è venuto il momento del salario minimo che ha cominciato il suo iter legislativo al Senato. Altri temi, come quello del censimento della rappresentatività delle parti sociali, delle regole della contrattazione e della lotta al dumping salariale, stanno facendo capolino nelle dichiarazioni di molti esponenti politici e c’è da scommettere che faranno presto la loro comparsa sulla scena.

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Il rischio è meno lavoro stabile, più partite Iva

di Claudio Tucci

Il rallentamento della crescita economica e il generalizzato clima di incertezza tra gli operatori iniziano a mostrare i primi effetti (negativi) sul mercato del lavoro. A febbraio gli occupati stabili, vale a dire a tempo indeterminato, diminuiscono di ben 33mila unità rispetto a gennaio. 

Prosegue pure il calo del lavoro a tempo, -11mila unità, complice qui soprattutto il giro di vite su contratti a termine e in somministrazione operato dal decreto dignità.

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Effetti problematici sulla occupazione

di Maria Sandra Petrotta

“L’INPS è onorato di poter offrire il proprio contributo nell’ambito dell’analisi dei disegni di legge n. 310 del 3 maggio 2018 e n. 658 del 12 luglio 2018, volti ad introdurre in via legislativa misure di trattamento retributivo minimo generalizzate”.

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Molte incognite, diverse previsioni

di Roberto Monducci

In questa audizione l’Istat intende offrire un contributo conoscitivo utile per i lavori della Commissione in merito ai disegni di legge n. 310 (Laus e altri) e 658 (Catalfo e altri).

L’introduzione di un salario minimo garantito per legge punta ad offrire una tutela minimale per quelle categorie di lavoratori che dovessero essere escluse dalla copertura di contratti collettivi rafforzando al tempo stesso la salvaguardia della dignità del lavoro.

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